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venerdì 9 dicembre 2016

Chartier su biblioteche fisiche e digitali

Aderendo alla petizione contro la chiusura della biblioteca della Maison des Sciences de l'Homme, a Parigi, Roger Chartier scrive:

«Je signe parce que bibliothèque numérique et bibliothèque comme lieu de consultation de collections imprimées (ou manuscrites) ne sont en aucune manière équivalentes. Supprimer une bibliothèque de livres et revues comme l'est celle de la MSH est une très grave erreur intellectuelle, fondée sur l'idée fausse de l'équivalence des supports. Cette idée fausse, qui pour tous les textes qui ne sont pas nés numériquement sépare a forme matérielle du contenu sémantique, fonde les pertes du présent: la grande crise des librairies, la disparition des journaux imprimés et, comme le montre cet exemple, la mort de certaines bibliothèques. Il faut donc lui résister car les lectures du numérique et celles de l'imprimé ne sont aucunement identiques.»
https://www.change.org/p/conseil-d-administration-de-la-fondation-maison-des-sciences-de-l-homme-non-%C3%A0-la-fermeture-de-la-biblioth%C3%A8que-de-la-fondation-maison-des-sciences-de-l-homme

Purtroppo, la biblioteconomia sembra sempre più spesso avere perso la cognizione di cosa sia una biblioteca, e a che cosa serva.

lunedì 5 dicembre 2016

Renxit (Off-topic)

Motivi, valutazioni e conseguenze dell'esito del referendum costituzionale di ieri sono off-topic, oltre che infinitamente discutibili e/o incerte.
Un dato certo però c'è, sul piano fattuale, ed è che l'enorme dispiego di tempo, denaro ed energie (basta pensare a quanti giorni di attività parlamentare siano stati assorbiti dall'iter del progetto di riforma) ha dato risultato nullo. Zero. 
(I risultati politici, ovviamente sono soggetti a valutazioni diverse e potrebbero essere un "-x", un risultato negativo, ma qui si parla solo del risultato fattuale).
Sul piano dei fatti (p.es. dell'abolizione delle province, del CNEL, ecc.) il risultato è zero.
Investire una quantità di tempo, soldi ed energie per un risultato zero, purtroppo, è una cosa che in Italia succede spesso (e anche volentieri). Per questo non è off-topic.

sabato 12 novembre 2016

Molto di più di una biblioteca. O anche molto di meno?

Molto belle le segnalazioni di http://nordic.businessinsider.com/these-three-beautiful-and-futursitic-nordic-libraries-are-set-to-become-big-tourist-attractions-2016-11? (nella colonna dei Tweets). 
Ma, ormai da molti anni, quando si segnala una nuova biblioteca (la si vuol fare, la si progetta, la si inaugura, ecc.), il luogo comune è che è "molto di più di una biblioteca". Questo "di più", in genere viene indicato per prima cosa come "anche un luogo d'incontro".
Parecchi anni fa mi chiesero una breve intervista alla radio, su questo, che occupai per provare a spiegare che un "luogo d'incontro" è molto di meno, e non di più, di una biblioteca. Di luoghi d'incontro ce ne sono tanti. Una buona biblioteca è naturalmente, da sempre e comunque, anche un luogo d'incontro (per quelli che ci vanno, ovviamente). Un bel luogo d'incontro non è una biblioteca.

mercoledì 9 novembre 2016

Il costo dell'ignoranza, ovvero Benvenuti nell'antico regime

Off-topic? Forse che sì, forse che no.
Si può dire che il titolo del libro di Virginia Carini Dainotti, La biblioteca pubblica istituto della democrazia, sia tendenzioso e parziale, ma un qualche rapporto tra informazione e democrazia c'è e c'è sempre stato, e un qualche rapporto tra biblioteche pubbliche e cittadini informati e che ragionano (direi più istruiti che informati) c'è pure, non lo si può negare.
Perciò, il referendum britannico (Brexit) e le elezioni presidenziali americane, che riguardano le due "patrie" delle biblioteche pubbliche moderne, non sono tanto off-topic.

Intanto, notiamo che per l'ennesima volta negli ultimi vent'anni (l'ho ricordato nel contributo per il libro di onore di Giovanni Solimine che è andato in stampa qualche giorno fa), vince la parte di un paese più arretrata, meno istruita, più isolata dalle città, meno legata al resto del mondo. E perdono le città, i ceti istruiti, i lavoratori intellettuali, oltre alle donne, alle minoranze etniche, alle classi popolari. Fatto nuovo?

sabato 29 ottobre 2016

Tecnologie, previsione e analfabetismo scientifico

Guardando un po', per curiosità, come va il mercato di alcune tecnologie che ci interessano, si apprende non solo che la vendita di lettori di ebook è ormai in netto declino - ne ho già parlato in un articolo di «Biblioteche oggi Trends»
(http://www.bibliotecheoggi.it/trends/article/view/511)  -, ma che anche altri andamenti mostrano chiari segni negativi.



domenica 16 ottobre 2016

I linked data e i vestiti dell'imperatore (o erano le preziose ridicole?)

Nei congressi bibliotecari di questi tempi va di moda citare (e spesso far vedere), come esempio di linked open data, il sito http://data.bnf.fr/.
"Guardare e non toccare", si diceva una volta ai bambini. "Guardare e non leggere", mi pare uno stile dilagante nei convegni (e nella letteratura) "professionali" (con le virgolette, sì).

domenica 2 ottobre 2016

L'Università fra tagli e accuse di "parentopoli"

La settimana scorsa abbiamo assistito a una fiammata di interesse per l’Università italiana.
Tutto è cominciato da un intervento di Raffaele Cantone, responsabile dell’Autorità nazionale anticorruzione, e da un po’ di dati generali e commenti apparsi sui giornali.
Sul Corriere della Sera sabato 24 settembre appare con grande evidenza un’inchiesta sullo stato dell’Università italiana, corredata da alcune tabelle (fonte OCSE).

sabato 1 ottobre 2016

Call for bloggers... avanti c'e' posto

Cari venticinque lettori,
 (si fa per dire... le statistiche ci danno il post del Lambrusco a 594 visualizzazioni, ma i lettori abituali sono certamente meno di venticinque),
come leggete nel titolo, Recto&Verso è "un blog per prova".

Ci stiamo provando, in effetti, e ci abbiamo provato per un  po'. Un po' ci divertiamo; speriamo di avervi interessato e, perché no, che qualche volta vi siate divertiti anche voi.

Ma la nostra idea iniziale, certamente velleitaria, non era quella di un blog "personale" (o villetta bifamiliare), che non ci attira per nulla, ma di un posto in cui scrivere in parecchi, o discutere, in maniera per certi versi simile a come si poteva fare in altri luoghi molti anni fa.

Ci immaginavamo un qualcosa (tipo i blog di alcuni giornali o siti) in cui varie persone potessero avere anche una sorta di "rubrica",  insomma seguire/commentare i propri interessi.
Non tutti le stesse cose, insomma, ma anzi interessi e modi di fare o vedere diversi, che però qua e là si incrocino, ovviamente

Qualcuno vuol farsi avanti, scrivere un post, candidarsi come autore? sarebbe questo il momento giusto... le notizie e gli argomenti sono tanti e sentiamo il bisogno di una certa "biodiversità".

Per chi vuole restare - magari anche per il momento - semplice spettatore, l'invito è ad iscriversi (con la funzione "seguici via mail" o attraverso Google+ ), in modo da ricevere le segnalazioni della pubblicazione di nuovi post.  Potete seguirci anche su Twitter, utilizzando la colonna di destra.

Coraggio, fatevi avanti!

domenica 25 settembre 2016

Buon compleanno, Giorgio!


Buon compleanno a Giorgio De Gregori!
103 anni sono un'età ragguardevole, biblica.
Da diversi anni non è più con noi, lo so.

Cioè, ad essere esatti, siamo noi che non siamo più insieme a lui, non possiamo più essere insieme a lui.
Lui, invece, può essere con noi, almeno in parte.


venerdì 23 settembre 2016

Chiusura di servizi bibliotecari in Francia

Tra le segnalazioni di Luca, un articolo di «Livres hebdo», Faut-il toujours des livres dans les Bibliothèques? (ma il titolo è un po' fuorviante), http://m.livreshebdo.fr/article/faut-il-toujours-des-livres-dans-les-bibliotheques.
Sul sito, lette due righe, vi dicono che l'articolo (altri 3.840 caratteri, un po' pochini) è a pagamento, "a partire da" un euro e mezzo. A partire da: e cioè quanto costa? Non me lo vuoi proprio dire prima?
Come diceva l'immortale Gianni Rodari, rispetto a quanti pesci ci sono nel mare: "ce n'è più di sette, senza contare le acciughette".
En passant, invece Google cache lo dà per intero (salvato).

martedì 20 settembre 2016

Microbiblioteche in giro: belle domande da un articolo francese

L'articolo segnalato da Luca su «LivresHebdo», Les bibliothèques à la lumière des «boîtes à livres», pone delle domande molto interessanti.
Le mini- e microbiblioteche "spontanee" sono ormai un fenomeno molto diffuso, in tanti posti e in tanti modi. Ci sono, a quel pochissimo che ho visto, parecchie reti (di promozione e supporto), e anche parecchie persone o gruppi che, sembra di capire, partendo dalla promozione pensano di poterci anche fare qualche soldino.
Di particolarmente bello a mio parere, rispetto p.es. al bookcrossing, ci sono almeno due cose, il "contenitore" e il pluralismo (non si pensa, giustamente, di intrupparsi tutti in una stessa rete: di recinti dove vorrebbero farci entrare tutti ce n'è già troppi).

sabato 17 settembre 2016

ERC Starting Grants 2016

Luca ha segnalato i risultati del bando ERC Starting Grants 2016 (se non sbaglio, i più importanti finanziamenti per studiosi "giovani"; qualche mese fa erano usciti i risultati degli Advanced Grants, per studiosi affermati, tra i quali, in Italia, Angela Nuovo).
Mi pare che ci sia stato un certo arretramento rispetto agli anni scorsi, occorrerebbe verificare.
Comunque, come gli anni scorsi, i ricercatori italiani sono in ottima posizione (le statistiche sono a https://erc.europa.eu/sites/default/files/document/file/erc_2016_stg_statistics.pdf, sul sito ci sono anche gli elenchi), ma in gran parte lavorano già all'estero, o andranno a spendere all'estero questi (generosi) finanziamenti.

Il Lambrusco e le biblioteche

Al Convegno di ieri e l'altro ieri a Ravenna, su SBN, Claudio Leombroni ha condotto un'interessante intervista ad Alfredo Serrai e Tommaso Giordano (chissà se è o verrà anche messa in rete).
Vedo oggi su «JLIS.it» un acuto intervento di Serrai intitolato Le biblioteche spariranno?.

venerdì 2 settembre 2016

Finalmente una svolta per le biblioteche!

È uscito il call for papers del convegno BOBCATSSS 2017, il grande convegno di biblioteconomia che si tiene nei paesi nordici. Nel depliant ci sono 3 immagini.
La prima ci fa gentilmente capire che i libri e la conoscenza (sul libro c'è scritto Knowledge) sono ormai inutili e ce ne possiamo sbarazzare: si appendono a un palloncino (è il loro destino di essere appesi a un filo), se ne vanno nelle nuvole (si sa che chi legge ha sempre la testa nelle nuvole), e poi naturalmente - lo sappiamo tutti fino da bambini - il palloncino sale, non si vede più, poi scoppia da qualche parte e quello che c'era appeso va perduto. Finalmente ce ne sbarazziamo!


Se Atene piange..., ovvero Erasmo insegna alla "Sapienza" (Qualità dei cataloghi 8)

Se la qualità dei cataloghi lascia molto a desiderare, naturalmente ogni tanto possiamo consolarci che il "resto del mondo" non è meglio.

1) Il primo caso, particolarmente simpatico, l'ha notato Luca.
Naturalmente sono molto fiero di insegnare nello stesso ateneo di Erasmo da Rotterdam (e poi, diciamocelo, neanche a Harvard hanno un umanista così...).

sabato 27 agosto 2016

Secondo l'Istat va in biblioteca un italiano su 1000 (?!?)

Le statistiche sono molto importanti per aiutarci a capire il mondo che ci circonda e i suoi mutamenti, ma spesso i clamorosi errori che vi si trovano mostrano che sono snocciolate come una sorta di giaculatoria magica, in una lingua incomprensibile, senza capire quello che si sta dicendo.
Nell'ultima relazione Istat sulla lettura in Italia, pubblicata a gennaio 2016 (vedi l'immagine in basso), si legge a p. 15:
«Il Centro per il Libro e la lettura ha diffuso a fine 2014 i risultati di un’indagine su circa 6.000 di questi istituti, secondo la quale, nel 2013, ha visitato una biblioteca comunale o provinciale poco meno di una persona (0,9) ogni mille abitanti.»
Va bene che gli italiani non sono grandi amanti della lettura, ma 1 su 1000 non vi pare un po' pochino?

martedì 23 agosto 2016

Filosofia della biblioteca (dalla Finlandia)

Un libro che si propone di indagare e stabilire il fondamento della biblioteca e della biblioteconomia, in quasi 400 pagine (è lungo pure il titolo), pubblicato in Finlandia (in inglese, d'accordo, ma non scorrevolissimo), immagino che non lo leggerà praticamente nessuno. (Anch'io non pretendo di averlo letto tutto, e dubito che lo farò).
Il libro è Vesa Suominen, About and on behalf of scriptum est: the literary, bibliographic, and educational rationality sui generis of the library and librarianship on the top of what literature has produced, Oulu: University of Oulu, 2016, 379 p. (Studia humaniora Ouluensia; 15).
Di contro ai tanti ostacoli, ha da giocare almeno la carta di essere liberamente
in rete (da http://jultika.oulu.fi/Record/isbn978-952-62-1230-2).

martedì 9 agosto 2016

Salone, fiere e promozione della lettura

Quando nel 1998 Angelo Pezzana e Guido Accornero inaugurarono la prima edizione del Salone del Libro di Torino a Torino Esposizioni tirai un sospiro di sollievo ed ebbi un moto di orgoglio: finalmente, nei convegni internazionali di giovani librai a cui partecipavo attivamente da alcuni anni l'Italia non sarebbe più stata la cenerentola e avrei avuto modo di dimostrare che anche nel nostro mondo del libro si muoveva qualcosa e si facevano cose innovative e interessanti.

lunedì 8 agosto 2016

Le magnifiche sorti (e progressive) della cultura scientifica degli italiani

Su «La repubblica» di oggi (lunedì 8 agosto 2016, p. 21) si riporta e commenta un'indagine sulla cultura (o ignoranza) scientifica in Italia, basata su tre domande ripetute ogni anno. Ne hanno parlato anche a Superquark.
Secondo il giornalista, i dati «sfatano decisamente» il «diffuso stereotipo» secondo cui l'Italia sarebbe «un Paese "scientificamente analfabeta", pervaso da diffusa ignoranza e scarso interesse nei confronti della scienza».
Lasciamo da parte il titolo, e lasciamo alla sua beata soddisfazione anche il commentatore.

venerdì 5 agosto 2016

"The first woman and the first African American to hold the position – both of which are long overdue"

Mi pare che sia stata ancora poco diffusa in Italia la notizia che, dopo vari mesi di procedure farraginose e resistenze, il 13 luglio Carla Hayden è finalmente stata nominata Librarian of Congress.
La prima eccezione a un "bianco maschio" (e non è la prima eccezione a un "non bibliotecario", ma ci manca poco).

Library of Congress e Twitter

Can Twitter Fit Inside the Library of Congress?
Six years ago, the world’s biggest library decided to archive every single tweet. Turns out that’s pretty hard to do.


Interessante questo articolo della rivista "The Atlantic"
(
http://www.theatlantic.com/technology/archive/2016/08/can-twitter-fit-inside-the-library-of-congress/494339/)
sul progetto, partito in pompa magna nel 2010, di archiviare tutti i tweet alla Library of Congress.
I risultati però non vanno, e i costi devono avere molti zeri (troppi).

Scelti per voi...

Scelti per voi (e per me) da Luca, volevo dire.
Sono disparati, se volete, ma secondo me tutti interessanti.

Per la serie "Brutte notizie sulle biblioteche" (date, quasi sempre, da fonti del mondo dei librai e degli editori: si meritano un grazie, per questo)
1) FRANCIA: La mairie de Grenoble prévoit de fermer trois bibliothèques
(http://m.livreshebdo.fr/article/la-mairie-de-grenoble-prevoit-de-fermer-trois-bibliotheques)
Sembra che due delle tre siano pure biblioteche per ragazzi, ma l'articolo intero è visibile solo a pagamento.

domenica 17 luglio 2016

Catalogare a orecchio... (Qualità dei cataloghi 7)

Si può catalogare a orecchio in vari modi (come si può canticchiare a orecchio, senza sapere la musica e magari neanche le parole).
Casi buffi - ma esiziali per il catalogo e per l'utente - sono quelli di chi scrive una parola per un'altra, perché si assomigliano di suono o di significato.

martedì 12 luglio 2016

Altre chiusure di biblioteche pubbliche in programma in Gran Bretagna

Luca mi ha segnalato questo articolo, su «The bookseller», riguardo alle chiusure in programma di numerose altre biblioteche pubbliche inglesi: Fresh plans to cut 22 more libraries across England emerge, http://www.thebookseller.com/news/libraries-threatened-closure-343646.

Importante sentenza della Corte europea di giustizia sulla digitalizzazione in biblioteca

Sulla lista dell'IFLA  è stato diffuso ieri un commento all'importante sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea sulla causa tra la Technische Universität di Darmstadt (Germania) e un editore.
L'editore si era rivolto alla Corte perché la biblioteca aveva digitalizzato la sua copia di un libro in commercio (invece di acquistare anche la versione e-book) e l'aveva messa a disposizione su postazioni interne (un utente alla volta, se non sbaglio) permettendo anche la stampa o il salvataggio su chiavetta di una porzione del volume (secondo le norme vigenti relativamente alle fotocopie).
Spiegazioni più dettagliate si possono leggere a: http://www.eifl.net/news/tu-darmstadt-copyright-case-neatly-explained.

Chi troppo e chi niente... (Qualità dei cataloghi 6)

Per sicurezza, il sottotitolo mettiamocelo due volte...
Tanto, "Germanicum est, non legitur".

venerdì 8 luglio 2016

Il programma francese di digitalizzazione dei libri esauriti alla Corte di Giustizia Europea

L'Avvocato Generale della Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha espresso un parere negativo sul programma francese di digitalizzazione dei libri del XX secolo non disponibili. Il programma, oggetto di una legge specifica, approvata fin dal 2012, prevede la digitalizzazione di ca. 200.000 titoli nella sua prima fase ed è finanziato dal Cercle de la Librairie, anche con il sostegno di fondi pubblici.
La Corte di Giustizia della UE prenderà la sua decisione nei prossimi mesi.
http://www.livreshebdo.fr/article/lavocat-general-de-la-cjue-contre-la-numerisation-des-indisponibles

domenica 3 luglio 2016

Cina: una bellissima nuova biblioteca in un villaggio rurale del Zhejiang


Nel villaggio di Daijiashan, nella provincia del Zhejiang, è stato da poco inaugurata questa nuova biblioteca rurale, che costituisce un nuovo modello nel genere.





http://www.archdaily.com/790181/librairie-avant-garde-ruralation-library-azl-architects

Che ne sarà di Boston Spa? (Europa e Mondo)

Sulla lista dell'IFLA il primo luglio è comparso questo messaggio, di Teresa Hackett:
[IFLA-L] A dark day for international document supply

Today the British Library, one of the world's largest research libraries, is terminating its international non-commercial document delivery service.
Learn how licensing, far from delivering greater resources to professionals and scholars, has failed them, reinforcing the argument that such services should be regulated by copyright law, not by licence.
Read more: http://eifl.net/news/dark-day-international-document-supply

sabato 2 luglio 2016

Teti, Tezi o Terzi? (Qualità dei cataloghi 5)

Scherzi a parte, catalogare a caso crea anche dei seri danni di dispersione delle informazioni.
Questo Girolamo è diventato uno e trino (Teti, Tezi e, come soggetto, Terzi).

Cattivi soggetti

Un recente articolo del «Boston Globe», Lawmakers want Library of Congress to use ‘illegal aliens’
(https://www.bostonglobe.com/lifestyle/2016/05/28/house-panel-pushes-make-library-congress-use-illegal-aliens/VBrKJl5iwmpqmDwQSrAiwK/story.html), si è occupato di una voce di soggetto della Library of Congress. Una commissione del Congresso ha approvato una delibera che indica alla Biblioteca di mantenere le voci «aliens» e «illegal aliens», invece di sostituirle con «noncitizens» and «unauthorized immigration».

venerdì 1 luglio 2016

Compleanni

Oggi era il compleanno di Virginia Carini Dainotti (1911). Cancro (come segno).
Anche di Leibniz (1646).
Sembrano giorni propizi ai bibliotecari: il 28 giugno era il compleanno di Francesco Barberi (1905) e di Franco Balboni (1926).

Brexit e l'industria editoriale britannica (Pro)

Si moltiplicano gli interventi su The Bookseller sulle conseguenze di Brexit per l'industria del libro britannica. Un esempio fra tutti, scelto fra le voci favorevoli all'uscita, il contributo di un'agente letteraria What next, after the 'Leave' win?
"I "Remainers" devono smetterla di fissarsi su Nigel Farage e comprendere gli argomenti liberali dei sostenitori del "Leave", che dovrebbero facilmente far risuonare qualche corda in un'industria che si è sempre rappresentata come liberale, con lo sguardo rivolto all'esterno, inclusiva e innovativa."

Come si posiziona l'Italia fra i paesi del G7 per l'output della ricerca?

Non si tratta di una notizia freschissima (risale alla fine di maggio), ma all'epoca leggere i risultati di questa ricerca mi aveva intrigato.  Un esempio fra tutti:
Outupt della ricerca dei paesi del G7 nel campo delle energie rinnovabili, ambiente e sostenibilità



Per l'infografica completa: G7 Research Report Card - Evaluating the Research Output of the G7 nations

Il latino serve ancora a qualcosa? (Qualità dei cataloghi 4)

No, naturalmente, o almeno non nelle biblioteche, dove, come tutti sanno, libri in latino non ce n'è.
(E, fuori dalle biblioteche, quello che sembra latino per lo più è inglese: tempo fa, sulla "Repubblica", è comparso un "out out".)

Punteggiatura ISBD (Qualità dei cataloghi 3)

Si dice che i bibliotecari italiani siano maniaci di catalogazione.
Crocetti ha scritto una volta che a un congresso, per veder scorrere il sangue, bisogna parlare di punteggiatura (ISBD).
(Per i curiosi: Le biblioteche di Luigi Crocetti, p. 219).

giovedì 30 giugno 2016

L'Italia brilla per la sua assenza dal Trattato di Marrakesh

Sulla lista dell'IFLA è stato comunicato oggi che con la ratifica del Canada il Trattato di Marrakesh, che riguarda le eccezioni al copyright per i ciechi e altre persone disabili e il ruolo che le biblioteche possono giocare per questo tipo di servizi, entrerà in vigore a fine settembre:

Storia e geografia (Qualità dei cataloghi 2)

Dove sta Zagabria?

Qualità dei cataloghi

Ogni tanto si sente ancora dire che i bibliotecari italiani si occupano troppo di catalogazione, sono maniaci della catalogazione, spaccano il capello in quattro, e così via.
Può darsi che fosse vero una trentina d'anni fa, ma sono almeno vent'anni che non è proprio così, e anzi le persone che si intendono a fondo (o si interessano) di catalogazione sono oggi, mi sembra, piuttosto poche.
(Il famoso Biglietto per Susanna di Luigi Crocetti è del 1993).
Naturalmente ci sono tante altre cose di cui interessarsi, o che può essere utile conoscere in modo approfondito.
Ma i cataloghi sono uno dei "biglietti da visita" delle biblioteche, una delle cose che sono viste da più persone (compresi tutti gli utenti a distanza), e spesso si presentano molto male.

domenica 26 giugno 2016

I conti della serva (Brexit 3)


Un argomento portato dai sostenitori dell'Exit, mi pare, sono stati "i conti della serva", quanto UK paga per la UE, e potrebbe invece tenersi.
I "conti della serva" non sono però così facili.
Ci sono settori, come la ricerca, in cui UK prende più di quanto dia (spiegato più volte in ROARS), e ce ne saranno quindi altri in cui è il contrario. Sicuramente le istituzioni europee e le annesse burocrazie costano molto (troppo secondo ogni buon senso), e i governi nazionali dovrebbero intervenire. Tuttavia, di questi soldi, molti vanno a membri UK del Parlamento europeo (è facile sapere quanti sono) e molti altri a dirigenti e funzionari UK (che mi sembra siano molti, ma non so se ci siano dati pubblici).
Sono stati inclusi nei conti della serva?

sabato 25 giugno 2016

Chi difende le biblioteche? (Europa e Mondo)

Da qualche mese i cittadini di Lambeth (un quartiere di Londra), come mi ha segnalato Luca, difendono la loro biblioteca pubblica, una Carnegie Library, che è stata chiusa dal consiglio e i cui locali verranno trasformati in un centro benessere privato.

La mala pianta dell'ignoranza e la statistica (Brexit 2)

Una cosa che si legge in giro in rete e che ha detto anche Lucrezia Reichlin ieri sera in TV (e me ne dispiace, perché credo sia persona competente ed era una simpatica ragazza quando eravamo liceali) è che hanno votato Exit i poveri e Remain i ricchi.
A parte il fatto che, da che mondo è mondo, il malcontento è più diffuso tra i poveri, e i poveri sono più facilmente

manipolabili e arruolabili per le peggiori cause (cito solo le orde contro la Repubblica napoletana, ma tanti altri esempi
chi legge li trova da sé), la statistica non sembra proprio che dica questo.

venerdì 24 giugno 2016

Brexit (off-topic?)

Lo so, questo non è un blog di politica.
Almeno l'istruzione e l'informazione, però, sono cose che ci riguardano.
A quanto pare (non ho visto ancora i dati dettagliati), i giovani hanno votato massicciamente Remain (che continua a prevalere, un po' meno, fino ai quarantenni). E i giovani, però, vanno a votare molto meno dei pensionati.

domenica 19 giugno 2016

Perché? E di che parliamo?

Perché? Forse perché capita abbastanza spesso di aver voglia di dire qualcosa, di segnalare qualcosa, di commentare qualcosa, e non c'è un posto che (ci) sembri adatto per farlo. Un posto dove, per esempio, si dia una certa importanza al fatto che una certa informazione sia esatta, e non inventata sul momento, copiata sbagliata, ripetuta senza pensarci nemmeno un momento, fraintesa. Un posto dove si possa discutere civilmente, se se ne ha voglia. Un posto dove riflettere su qualcosa, per capirla meglio, venga considerata un'attività interessante, utile, e per molti aspetti anche piacevole. (Pensare è faticoso o piacevole? È un dovere, un piacere, o cosa?)
Discutere di cosa? Sicuramente di biblioteche, e libri, editoria, commercio librario, o altre cose (per esempio, l'istruzione o le tecnologie) che interessano chi si interessa di biblioteche e di libri. Ma anche cose diverse, se chi collabora pensa che possano interessare (a chi scrive e legge Recto&Verso).
Si può collaborare? Certamente, ci fa piacere. Le regole quali sono? Al momento non ci sono. Ma questo non vuol dire che chiunque possa farci quello che gli pare, come del resto in nessun luogo civile.

(Continua. Spero)