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domenica 15 luglio 2018

Il paese della libertà (ossia delle bugie e dell'intimidazione, per un pugno di dollari)

Vari giornali hanno segnalato l'ultima scandalosa iniziativa degli Stati Uniti per boicottare una delle azioni più importanti per ridurre la mortalità infantile nel mondo: ne hanno parlato p.es. il «New York Times» e «La Repubblica»
(https://tinyurl.com/yc3rbonf).

Così riassume la questione la newsletter «Scienza in rete»:

 Alla fine la risoluzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per promuovere l'allattamento al seno è stata approvata durante i negoziati in corso a Ginevra, nonostante l'ostruzionismo degli Stati Uniti. I delegati statunitensi, infatti, hanno minacciato l'Ecuador e altri [i.e. alcuni?] Paesi africani di imporre sanzioni commerciali e ritirare aiuti militari se avessero appoggiato la risoluzione. In molti ritengono che il motivo dell'opposizione sia da ricercare nella volontà di proteggere gli interessi delle grandi società che producono cibo per neonati e bambini, per un giro di affari di 70 miliardi di dollari l'anno. Le prove scientifiche in favore dell'allattamento al seno, rispetto a quello con latte artificiale, sono ormai numerose. L'ultimo studio sul tema è stato pubblicato su The Lancet nel 2016 e ha mostrato che il latte materno eviterebbe 800 mila morti all'anno e produrrebbe un risparmio di 300 miliardi di dollari in termini di costi sanitari.

È evidente, e accertato da molto tempo, che nelle condizioni igieniche e sanitarie dei paesi poveri l'allattamento ha un ruolo essenziale nel ridurre la mortalità infantile. Per mortalità infantile gli Stati Uniti sono stabilmente all'ultimo posto tra i paesi sviluppati, con un tasso all'incirca doppio di quello dell'Italia. Ma cosa volete che gliene importi, rispetto a qualche barattolo in più di latte in polvere venduto?