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sabato 27 gennaio 2018

Menu di nozze, ossia L'atroce dilemma

Una giovane coppia innamorata si presenta in un grande albergo di lusso, in Riviera, a prendere informazioni sulla possibilità di organizzarci la festa di matrimonio.
L'impeccabile funzionario presenta loro un ventaglio di menu, dai fantasiosi nomi di "Romeo e Giulietta", "Paolo e Francesca", "Lancillotto e Ginevra".
I due giovani, naturalmente, si toccano (non fra loro, ciascuno per conto suo): coppie fortunate, o almeno coppie regolari, niente?
Bisogna per forza suicidarsi o farsi ammazzare, o almeno mandare tutto a ramengo?
In un paese civile, la cosa sarebbe considerata uno scherzo di cattivo gusto (o adatto magari a un albergo a ore con particolare sensibilità letteraria).


L'atroce dilemma è: ignoranza pura e semplice, o atrofia dei neuroni?
La prima ipotesi forse non basta: che Ginevra era sposata con Re Artù, lo dice pure Walt Disney, mi pare, che Paolo e Francesca dopo essersi baciati non sono finiti bene, a scuola è facile averlo sentito dire, e che Romeo e Giulietta è un film dove si piange un sacco lo sanno tutti.
Molto probabile la seconda, completa disassuefazione a collegare la bocca col cervello (o anche significante e significato, per dirla con Saussure).
Il cervello, come si sa, si sciupa a non usarlo, lo dicono pure gli studi sull'Alzheimer.

giovedì 25 gennaio 2018

Ma chi sono gli hacker?

Spesso ci raccontano che gli hacker sono tanto cattivi, ma a parte tirar fuori un po' di panni sporchi del potere, non so cosa facciano di male, per i comuni cittadini. A me non hanno mai fatto niente.
Cioè, niente i cosiddetti hacker, mentre gli hacker veri, quelli che tutti i giorni s'infilano nel mio computer, sono una vera persecuzione, una maledizione biblica, su cui si spera ricadano gli improperi mentali che ricevono (non so infilare spilloni nel software).
Mi riferisco ovviamente a Microsoft, a Google, ecc., da cui siamo quotidianamente hackerizzati.
(Sì, lo so benissimo che il software non è mio, e se gli garba magari neanche il computer è mio: dato che si fanno scrivere le leggi come gli pare, e poi non rispettano neanche quelle, hanno diritto legale di violare qualsiasi diritto umano. Non è questo il punto).

Invio i più cordiali spilloni voodoo, in particolare:
- all'imbecille che ha duplicato la schermata di accesso (password) dell'ultimo aggiornamento di Windows,
- a quello che ha messo la vomitevole immagine che lo accompagna,
- a quelli che ci hanno inserito il ritorno delle porcate che avevo tolto (p.es. Rullino), e delle associazioni dei nomi di file con app che sono infinitamente più lente e stupide di un novantenne senza licenza elementare (come quella per le foto, che ne copre un pezzo, non usa la rotellina per lo zoom, e così via),
- a quelli che cambiano, con gli aggiornamenti, tutte le opzioni di buon senso che uno ha messo, per tornare ai deliri di default di analfabeti informatici che non hanno nulla da fare.

E i più cordiali ringraziamenti ai siti che, per fortuna, permettono di trovare velocemente i comandi per rimediare ad alcuni almeno dei danni lasciati da questi hacker protetti dalla legge e dai quattrini.
(Quelli che ho indicato, per fortuna si trovano subito. Altri, p.es. per seppellire Cortana e dimenticarne l'esistenza, sembra siano più difficili. Ma c'è sempre speranza negli hacker cosiddetti...)