Nonostante le predizioni ormai quarantennali (diciamo almeno dalla comparsa del Commodore 64) sulla scomparsa delle biblioteche per sopraggiunta inutilità a causa della crescita dei computer e poi soprattutto di Internet e dell'editoria elettronica on line, il bisogno di biblioteche dedicate allo studio persiste, almeno dove si studia e si ricerca. Insomma le biblioteche non sono destinate a trasformarsi in ludo-mediateche per sopravvivere. Ugualmente importante resta il lavoro di catalogazione delle "risorse" e della mediazione nella ricerca e nella selezione delle fonti da parte dei professionisti di biblioteca.
Ne è prova la notizia di questi giorni dell'espansione della biblioteca della Scuola Normale di Pisa.
«Nonostante la crescente importanza
dell’editoria elettronica, soprattutto in ambito accademico, la Scuola
ha una grande esigenza di spazi da destinare alle risorse della nostra
grande Biblioteca - è il commento di Luigi Ambrosio -.
La nuova acquisizione di questa porzione del Palazzo della Canonica ci
consente sia di soddisfare in parte questa esigenza, e conferma il
nostro impegno nel destinare una parte rilevante del nostro budget
nella ristrutturazione e nell'ammodernamento di edifici storici nel
centro della città».