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giovedì 30 giugno 2016

L'Italia brilla per la sua assenza dal Trattato di Marrakesh

Sulla lista dell'IFLA è stato comunicato oggi che con la ratifica del Canada il Trattato di Marrakesh, che riguarda le eccezioni al copyright per i ciechi e altre persone disabili e il ruolo che le biblioteche possono giocare per questo tipo di servizi, entrerà in vigore a fine settembre:

Storia e geografia (Qualità dei cataloghi 2)

Dove sta Zagabria?

Qualità dei cataloghi

Ogni tanto si sente ancora dire che i bibliotecari italiani si occupano troppo di catalogazione, sono maniaci della catalogazione, spaccano il capello in quattro, e così via.
Può darsi che fosse vero una trentina d'anni fa, ma sono almeno vent'anni che non è proprio così, e anzi le persone che si intendono a fondo (o si interessano) di catalogazione sono oggi, mi sembra, piuttosto poche.
(Il famoso Biglietto per Susanna di Luigi Crocetti è del 1993).
Naturalmente ci sono tante altre cose di cui interessarsi, o che può essere utile conoscere in modo approfondito.
Ma i cataloghi sono uno dei "biglietti da visita" delle biblioteche, una delle cose che sono viste da più persone (compresi tutti gli utenti a distanza), e spesso si presentano molto male.

domenica 26 giugno 2016

I conti della serva (Brexit 3)


Un argomento portato dai sostenitori dell'Exit, mi pare, sono stati "i conti della serva", quanto UK paga per la UE, e potrebbe invece tenersi.
I "conti della serva" non sono però così facili.
Ci sono settori, come la ricerca, in cui UK prende più di quanto dia (spiegato più volte in ROARS), e ce ne saranno quindi altri in cui è il contrario. Sicuramente le istituzioni europee e le annesse burocrazie costano molto (troppo secondo ogni buon senso), e i governi nazionali dovrebbero intervenire. Tuttavia, di questi soldi, molti vanno a membri UK del Parlamento europeo (è facile sapere quanti sono) e molti altri a dirigenti e funzionari UK (che mi sembra siano molti, ma non so se ci siano dati pubblici).
Sono stati inclusi nei conti della serva?

sabato 25 giugno 2016

Chi difende le biblioteche? (Europa e Mondo)

Da qualche mese i cittadini di Lambeth (un quartiere di Londra), come mi ha segnalato Luca, difendono la loro biblioteca pubblica, una Carnegie Library, che è stata chiusa dal consiglio e i cui locali verranno trasformati in un centro benessere privato.

La mala pianta dell'ignoranza e la statistica (Brexit 2)

Una cosa che si legge in giro in rete e che ha detto anche Lucrezia Reichlin ieri sera in TV (e me ne dispiace, perché credo sia persona competente ed era una simpatica ragazza quando eravamo liceali) è che hanno votato Exit i poveri e Remain i ricchi.
A parte il fatto che, da che mondo è mondo, il malcontento è più diffuso tra i poveri, e i poveri sono più facilmente

manipolabili e arruolabili per le peggiori cause (cito solo le orde contro la Repubblica napoletana, ma tanti altri esempi
chi legge li trova da sé), la statistica non sembra proprio che dica questo.

venerdì 24 giugno 2016

Brexit (off-topic?)

Lo so, questo non è un blog di politica.
Almeno l'istruzione e l'informazione, però, sono cose che ci riguardano.
A quanto pare (non ho visto ancora i dati dettagliati), i giovani hanno votato massicciamente Remain (che continua a prevalere, un po' meno, fino ai quarantenni). E i giovani, però, vanno a votare molto meno dei pensionati.

domenica 19 giugno 2016

Perché? E di che parliamo?

Perché? Forse perché capita abbastanza spesso di aver voglia di dire qualcosa, di segnalare qualcosa, di commentare qualcosa, e non c'è un posto che (ci) sembri adatto per farlo. Un posto dove, per esempio, si dia una certa importanza al fatto che una certa informazione sia esatta, e non inventata sul momento, copiata sbagliata, ripetuta senza pensarci nemmeno un momento, fraintesa. Un posto dove si possa discutere civilmente, se se ne ha voglia. Un posto dove riflettere su qualcosa, per capirla meglio, venga considerata un'attività interessante, utile, e per molti aspetti anche piacevole. (Pensare è faticoso o piacevole? È un dovere, un piacere, o cosa?)
Discutere di cosa? Sicuramente di biblioteche, e libri, editoria, commercio librario, o altre cose (per esempio, l'istruzione o le tecnologie) che interessano chi si interessa di biblioteche e di libri. Ma anche cose diverse, se chi collabora pensa che possano interessare (a chi scrive e legge Recto&Verso).
Si può collaborare? Certamente, ci fa piacere. Le regole quali sono? Al momento non ci sono. Ma questo non vuol dire che chiunque possa farci quello che gli pare, come del resto in nessun luogo civile.

(Continua. Spero)