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venerdì 5 agosto 2016

Library of Congress e Twitter

Can Twitter Fit Inside the Library of Congress?
Six years ago, the world’s biggest library decided to archive every single tweet. Turns out that’s pretty hard to do.


Interessante questo articolo della rivista "The Atlantic"
(
http://www.theatlantic.com/technology/archive/2016/08/can-twitter-fit-inside-the-library-of-congress/494339/)
sul progetto, partito in pompa magna nel 2010, di archiviare tutti i tweet alla Library of Congress.
I risultati però non vanno, e i costi devono avere molti zeri (troppi).

Nel frattempo, per ricerche tipo big data, c'è un servizio a pagamento (di Twitter, non di LoC).

Naturalmente, di questi tempi, l'idea di archiviare i tweet, e di farci un po' di frullato di big data, può sembrare carina.
Il guaio, però, è che di idee altrettanto e più carine (magari meno di moda) ce n'è un'infinità.
Non sarebbe molto più interessante, per fare un esempio solo, raccogliere e rendere utilizzabili a fini di ricerca i compiti scolastici? E quanto stiamo ancora indietro con i giornali? E pure con i libri? E su un bel programma di acquisizioni nelle lingue degli immigrati? E per conoscere le culture del resto del mondo (almeno finché il prossimo presidente non lo vieta)?


Da che i bibliotecari sono bibliotecari, tante volte hanno riflettuto su cosa può essere opportuno raccogliere per scopi di ricerca, in che modi, con quali costi e con quali vantaggi. Già Chilovi aveva capito bene quanti e quali problemi ci sono col materiale "effimero" (per il quale, a suo parere, era meglio che le biblioteche svolgessero una funzione di "seconda battuta").
Ci sono state anche prese di posizione molto forti in direzioni opposte (a quella della LoC), p.es. l'importante rapporto che fece la British Library nel 1989 (prima della diffusione di Internet), Selection for survival.
(Il titolo già dice molto, i dati completi sono a
http://bnb.data.bl.uk/doc/resource/009536972).

I soldi spesi (probabilmente buttati) non sono nostri, ma non abbondano in nessun paese, per fare cose davvero utili alla ricerca scientifica.
Se il mausoleo se lo pagasse Twitter, naturalmente, la cosa potrebbe anche avere la sua convenienza, ma non pare proprio che sia così. Insomma, è la solita pubblicità gratuita alle corporations, pagata dai contribuenti.

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