Cerca

venerdì 5 agosto 2016

"The first woman and the first African American to hold the position – both of which are long overdue"

Mi pare che sia stata ancora poco diffusa in Italia la notizia che, dopo vari mesi di procedure farraginose e resistenze, il 13 luglio Carla Hayden è finalmente stata nominata Librarian of Congress.
La prima eccezione a un "bianco maschio" (e non è la prima eccezione a un "non bibliotecario", ma ci manca poco).
Un buon articolo si può leggere p.es. sul Washington Post:
https://www.washingtonpost.com/news/arts-and-entertainment/wp/2016/07/13/carla-hayden-confirmed-as-14th-librarian-of-congress/
E un altro su Time:
Angela Ards, What the ‘First Black Woman’ Librarian of Congress Means,
http://time.com/4410721/carla-hayden-history/.

La storia era cominciata nel febbraio scorso, anzi a settembre 2015, quando aveva lasciato la carica James Billington.
Dopo molte incertezze e una reggenza, il 24 febbraio Obama aveva fatto la sua designazione (vale la pena di leggere il comunicato):
https://www.whitehouse.gov/blog/2016/02/24/meet-president-obamas-nominee-librarian-congress.
Dopo aver ricordato varie cose (Carla Hayden è particolarmente nota per la sua azione contro controllo e censura in Internet, cosa che i conservatori non le perdonano), Obama concludeva:
«Finally, she'd be the first woman and the first African American to hold the position – both of which are long overdue».

Ci sono voluti quasi 5 mesi per venire a capo della nomina da parte del Senato, ma finalmente il 13 luglio è passata (dopo che il giorno prima i giornali avevano lanciato un allarme sull'ostruzionismo di alcuni senatori repubblicani).
(Tra parentesi, a noi alle volte sembra una tragedia se ci si mette qualche settimana a fare un governo, ma metterci quasi un anno a sostituire il direttore di una biblioteca nazionale che va in pensione non mi pare un record di efficienza e rapidità).

Naturalmente speriamo che Carla Hayden faccia delle belle cose (ce n'è bisogno, con il diluvio di luoghi comuni e mancanza di idee che ci affligge).

P.S. En passant, in Italia la prima donna a dirigere una biblioteca nazionale centrale è stata Nella Vichi Santovito (Biblioteca nazionale di Roma, dal 1935), seguita da Anita Mondolfo (a Firenze, nel 1936). La prima donna a dirigere la Biblioteca della Camera dei deputati, Emilia Lamaro (dal 1982, se non sbaglio: e se per caso ci leggesse, un carissimo saluto); al Senato, se non erro, Maria Teresa Russo Bonadonna, dal 1990 o giù di lì.
In Francia, la prima donna nominata direttrice della Bibliothèque nationale de France è stata Jacqueline Sanson nel 2007.
In Gran Bretagna, naturalmente, la British Library è sempre stata diretta da uomini (a una signora si può affidare Downing Street, d'accordo, ma, chissà perché, la biblioteca nazionale no).

Nessun commento:

Posta un commento