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venerdì 31 marzo 2017

Bambina prodigio e catalogatori che fanno danno invece che utile (Qualità dei cataloghi 11)

Una bibliotecaria mi ha segnalato il caso de La capanna dello zio Tom, edizioni Mursia.
In SBN ci sono 27 record, con date dal 1963 al 2010, che ovviamente sono quasi tutte ristampe inalterate o pasticci vari. Cioè record non solo inutili, ma dannosi.
(Nelle biblioteche manca il personale, lo so. Ragione di più per non sprecare tempo a fare lavori dannosi. Manca anche la formazione, lo so. Ragione di più per riusare i record corretti che già ci sono, invece di inserire ex novo record sbagliati compilati da incompetenti).
Il campionario di errori e stupidaggini lo potete vedere da soli.
Una delle stupidaggini più curiose sono i due record con doppia data, "copyr. 1963-1983" (IT\ICCU\RLZ\0189689) e "c1963-1983" (IT\ICCU\RLZ\0151233), come fosse una pubblicazione in più volumi. Divertente il "copyr.", come un cuoco che frigge gli spaghetti crudi invece di bollirli, ma ci mette lo scalogno perché ha sentito dire che lo usano i cuochi à la page.

Secondo i fantasiosi catalogatori, nello stesso anno 1963 la stessa casa editrice pubblica un'edizione integrale illustrata da Raffaella Zardoni (La capanna dello zio Tom / Harriet Beecher Stowe ; copertina e tavole a colori di Raffaella Zardoni, IT\ICCU\BAS\0244513)
e un'altra edizione integrale, con lo stesso numero di pagine, ma illustrata da Gabrielle Simons (La capanna dello zio Tom / Harriet Beecher Stowe ; illustrazioni di Gabrielle Simons, IT\ICCU\TO0\0580640).
Quest'ultima dotata perfino di un ISBN, che ovviamente nel 1963 era ben lontano dall'esistere.
La bambina prodigio del titolo è Raffaella Zardoni, che nel 1963 aveva sei anni (come si può apprendere dalla sua pagina web, http://www.clicart.it/clicart/Raffaella-Zardoni.html), e che in effetti ha cominciato a fare l'illustratrice vent'anni dopo. 

Ma allora un catalogatore, quando cataloga un qualsiasi libro per ragazzi, deve andare a vedere chi è l'illustratrice e quando è nata?
No, un catalogatore deve semplicemente astenersi dal fare stupidaggini, tra le quali indicare come data di pubblicazione una data di copyright "storica" che non ha nulla a che vedere con la data di pubblicazione del libro che sta catalogando.
Se il libro che si cataloga è una ristampa, bisogna semplicemente registrare i dati della ristampa (a livello di esemplare), utilizzando il record della tiratura originale o di quella precedente per la quale corrispondano tutti gli altri dati descrittivi (come indicano in dettaglio le Regole di catalogazione).
Insomma bisogna catalogare usando le Regole e/o la testa: possibilmente tutte e due, ma almeno una delle due.
Personalmente ritengo che la testa sia la più necessaria delle due, perché anche per usare le Regole occorre metterci un pochino la testa, e se si ha la testa si capisce perché occorrono le regole, e perché occorre seguirle, soprattutto in un catalogo collettivo.
Quando mangiate un gelato per strada buttate la carta per terra? No. Invece SBN è pieno dell'equivalente catalografico di cartacce unte buttate per terra per non fare la fatica di arrivare al cestino.

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