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venerdì 17 marzo 2017

L'erba del vicino...

Le biblioteche finlandesi sono sicuramente bellissime e funzionano benissimo.
Però, mi ha colpito questa figura (l'unica, in sostanza) di un articolo appena uscito che illustra le meraviglie (o pretese tali) della loro rete bibliotecaria.


Sulle meraviglie, e sulla rivista, avrei qualche altra cosa da osservare, se troverò il tempo.

Ma intanto: è mai possibile andare così supinamente dietro agli stereotipi, di genere e non?
L'articolo è nel solito stile "Alice nel paese delle meraviglie (informatiche)" (Le meraviglie del Duemila era più originale).
Ma arrivati alla vignetta, bisognava metterci per forza la bibliotecaria tristanzuola, col collettino bianco ben stirato, che cataloga per benino per l'utente, che invece è un bel giovanotto in maglietta?
D'accordo che hanno evitato gli occhiali (3 delle 4 autrici li portano), ma non si poteva fare di meglio?
La brava catalogatrice col collettino bianco si preoccuperà anche di ricordare al giovane ricercatore di mettere la maglia di lana quando fa molto freddo?

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