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venerdì 9 febbraio 2018

Cantonate di genere

Sul sito delle donne nella scienza italiana, gran bell'iniziativa, trovo una voce dedicata a Dialma Spaggiari (stavo cercando quel nome per altri motivi).




















Peccato che la brava Dialma però era un uomo.
(Medico, socialista, gran brava persona, immagino).

Una volta tanto, farebbero sicuramente un punto i calciomani (almeno della mia età o più) per i quali il sesso di Dialma (o Djalma) è del tutto ovvio.
Mica tutti hanno vinto due mondiali con Pelé.



























Morale: è sempre utile ricordare che, dato che non si nasce imparati (le virgolette non ce le metto neanche), esistono quanto meno Google e Wikipedia (non parliamo della Treccani o della Garzanti, roba da radical chic).
I lavori si fanno con la testa e anche con le mani, non vanno lasciate a casa per paura che si consumino.


Quand'ero bambino si raccontava la storia di quel signore che, avendo avuto dalla moglie un maschietto e una femminuccia, in onore del grande poeta decise di chiamarli rispettivamente Didone ed Enea.
Aspettiamo il recupero modello storytelling della coraggiosa Enea, che fuggì da Troia portando sulle spalle il vecchio padre e per mano il suo bambinetto, e abbandonando quell'inutile marito (come si chiamava?)...

(Del resto - non mi ricordo se ve l'ho già raccontata - qualche tempo fa sono capitato su un'esilarante pubblicità editoriale, sulle avventure di un'eroina imberbe...).

P.S: Il papà di Dialma Spaggiari non l'aveva chiamato così in onore di Djalma Santos (uh, che barba le date...). Ci dev'essere un altro motivo. Questo lo ignoro...

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