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lunedì 6 novembre 2017

Le biblioteche americane sono sempre più avanti!
Danno già in lettura i libri del 2019...

Le biblioteche americane, si sa, sono sempre più avanti di tutti, in anticipo sui tempi.
Da mesi sono piene di libri del 2018, ma ora hanno cominciato a dare in lettura anche quelli del 2019!
Non ci credete?
Siete rimasti ancora al 2017? Non vi vergognate? Così retrò, roba da vecchi snob, da intellettuali...
Sveglia, si sa che a questo mondo, per avere successo, bisogna raccontare un po' di balle...


Come si vede nell'immagine sotto, questo libro del "2019" è già disponibile e consultabile in biblioteca, essendo stato catalogato il 20 ottobre 2017 (aggiornando un record CIP di gennaio).

Scherzi a parte, non è una questione così banale, o trascurabile, come può sembrare.
(Sembrare a chi? A chi compila questi record, e a chi scrive regole e standard di catalogazione che - contrariamente a REICAT - non avvertono di questo fenomeno e non indicano come vada registrato, correggendo l'informazione truffaldina).
Che sia una truffa, non c'è dubbio. Se pensate a libri di medicina, di giurisprudenza, di informatica, è anche evidente che è una truffa pericolosa.
È anche una truffa al dominio pubblico, perché allunga illegalmente il periodo di copyright (che lo allunghi di sei mesi, di un anno, o di un po' più di un anno, sempre un imbroglio è).
Dato che le biblioteche, soprattutto quelle nazionali, fanno fede per la pubblicazione dei libri (p.es. anche nei casi di plagio), che una biblioteca nazionale tenga bordone all'imbroglio è particolarmente grave.
Comunque, non solo le biblioteche nazionali, ma qualunque biblioteca pubblica, ha il dovere di rettificare la pretesa truffaldina, informando correttamente il pubblico sul vero anno di pubblicazione del libro.
C'è già tanta gente che si domanda a che servano i bibliotecari, oggi: una delle cose a cui servono (dovrebbero servire) è a dare delle informazioni bibliografiche corrette agli utenti, anche quando gli editori le forniscono deliberatamente sbagliate per ingannare il pubblico.

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