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domenica 24 settembre 2017

Antropologia della storia (e braccia rubate alla vanga)

Come nei cassonetti chi ci fruga trova a volte qualcosa di prezioso, così nelle sciocchezze e nei pasticci che persone incompetenti e prive di un po' di senso di responsabilità spargono nei cataloghi – che sono un patrimonio pubblico da tutelare, quanto i parchi e i prati da non riempire di cartacce e rifiuti – compare a volte qualche invenzione curiosa, come questa (il n. 2) che mi segnala un'amica bibliotecaria.


Chissà se Marc Bloch avrebbe potuto inventare davvero l'antropologia della storia, se la sua vita non fosse stata stroncata dalla Gestapo.
Semplice ordinaria pecionaggine, invece, sono il «saggio sritto» (certo, un "saggio orale" sarebbe stato più originale) e «Gerolamo».
Se qualcuno avesse la tentazione di pensare "beh, si fa qualche errore, sì, ma bisogna pur catalogare, e c'è tanto da fare", si dovrebbe fermare a riflettere che questo record era semplicemente da non fare, esistendo già in Indice il record corretto. Insomma, chi l'ha fatto ha dedicato del tempo di lavoro a fare un danno, invece che a fare qualcosa di utile e di più semplice e rapido (aggiungere la propria localizzazione al record corretto già presente).

P.S. En passant, quanto dovremo aspettare per veder sparire quel ridicolo «Aggiungi a preferiti»?


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