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domenica 10 dicembre 2017

Finanziamenti europei e ricerca italiana: il problema è sempre lo stesso

Sono usciti i dati sui finanziamenti europei del tipo Consolidator Grants (per ricercatori con circa 10 anni di esperienza), erogati dallo European Research Council:
https://erc.europa.eu/sites/default/files/document/file/erc_2017_cog_statistics.pdf
Tutto come da copione: un copione che tutti, tranne i nostri ministri, ormai conoscono a memoria.
L'Italia è solo sesta a pari merito per il numero di finanziamenti che saranno spesi nel paese: 14, molto meno di Gran Bretagna (60), Germania (56), Francia (38) e anche di Paesi Bassi (25) e Svizzera (19).
Per nazionalità dei proponenti, invece, gli italiani sono secondi, con 33 vincitori, dopo i 55 tedeschi e davanti a francesi (32), inglesi (31), spagnoli (23), olandesi (19), ecc.; gli svizzeri sono solo 9.

Tirando le somme, su 33 italiani che vincono, 19 se ne vanno (o se ne sono già andati) e 14 restano: 58% di "cervelli in fuga". Nessun paese sta messo così male. In Spagna, p.es., su 23 vincitori, 13 restano. In Austria, su 7 vincitori, 4 se ne vanno, ma ci sono anche 7 arrivi dall'estero (attuali o precedenti), cosicché nel paese verranno spesi 10 grants, anche se ne sono stati vinti tre di meno. Proviamo a consolarci con la Grecia? Anche in Grecia, con 7 vincitori, 4 se ne vanno, ma la percentuale resta comunque migliore della nostra.

Quali sono i paesi in cui nessuno viene dall'estero? Prima, naturalmente l'Italia, con nessuno straniero che viene a impiegare il suo grant da noi; idem, sempre a 0, ma con numeri totali inferiori, Ungheria, Repubblica Ceca e Grecia.
Perché, visto che l'Italia è il paese più bello, ha un clima meraviglioso, la vita costa un po' meno, ecc. ecc.? Saranno i professori cattivi, che agli stranieri sabotano le ricerche di notte?
La risposta è più semplice: gli stipendi sono più bassi, le prospettive di carriera molto inferiori, e spendere un grant è una via crucis, perché le nostre norme sono tali da permettere qualsiasi forma di corruzione, ladrocinio e spreco, ma rendono difficilissimo comprare un apparecchio o far lavorare una persona, e il nostro personale amministrativo è in gran parte (non tutto, per fortuna) impreparato e mal selezionato, insufficiente in diritto matematica informatica inglese e buon senso (spesso anche in italiano), e sembra pensare di essere stato assunto per impedire agli altri di lavorare, o per godersi una sorta di pensione anticipata, piuttosto che per servire gli scopi dell'istituzione.

Il risultato, perciò, è che continuiamo a rimetterci dei soldi (finanziamo la ricerca negli altri paesi, invece che in Italia), peggioriamo la nostra situazione finanziaria, e altrettanto se non di più quella sociale, tenendoci stretti gli ignoranti e nullafacenti e facendo andare all'estero i giovani (e meno giovani) più preparati e capaci.
Mi raccomando però di non pensarci, guardate la televisione (o il cellulare) e ricordatevi di votare per la classe dirigente più ignorante d'Europa (l'ha detto Prodi, non io). Anche i politici, del resto, servono solo ad andare in televisione, no?

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