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lunedì 20 febbraio 2017

Evadere

Per evadere un po' dalla sconfortante piattezza, mancanza di analisi, e perciò anche di senso critico, della letteratura biblioteconomica corrente, ogni tanto conviene prendere in mano (si fa per dire, io prendo i pdf in rete: molte università hanno accesso al sito delle riviste del Mulino) una rivista dove ci sono sia delle idee, sia dei solidi fatti sulla base dei quali argomentarle.
Per esempio «Il Mulino», che nell'ultimo fascicolo del 2016 (n. 6) offre tra l'altro un bel saggio di Salvatore Biasco sulla democrazia (dove si spiega che la democrazia non si riduce alle procedure, checché ne pensino un po' di ottusi ragionieri della politologia: così come la qualità di una rivista non si riduce alla mera applicazione delle procedure di peer review).

Bella anche la riproposta del vecchio saggio di Panofsky In difesa della torre d’avorio, con un'utile introduzione che spiega, fra l'altro, che per pensare il futuro bisogna intanto togliersi dalla testa che sia una lineare (e ottusa) prosecuzione del presente.
Ma è un gran bel numero, sono notevoli anche i saggi sulla crescita economica (quella che non c'è oggi, e quella dell'Europa moderna, che secondo Joel Mokyr si deve principalmente alla "repubblica delle lettere"), sull'immigrazione e sui sistemi elettorali (mentre su quelli relativi al digitale tornerò forse a parte).



Tra i tanti stupidi luoghi comuni da cui evadere, uno dei peggiori è quello dell'"elitismo".
Godetevi questa bella fotografia, e se vi va anche l'articolo che accompagna, Sono élite e me ne vanto,
http://www.pagina99.it/2017/02/12/sono-elite-e-me-ne-vanto/.

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